Passa al contenuto principale

Ultime notizie

Mappa utenti, clicca qui per visualizzarla o aggiungere la tua posizione
Topic: Dieselgate ed emissioni bugiarde: ecco i risultati dei test in Francia. (Letto 1632 volte) Topic precedente - Topic seguente
0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Dieselgate ed emissioni bugiarde: ecco i risultati dei test in Francia.

Il Ministro dell’ambiente francese Ségolène Royal ha ordinato all’indomani dal dieselgate tre cicli di test su 52 vetture, tutti brand del mercato, non solo produttori nazionali: Audi, BMW, Citroёn, Dacia, Fiat, Ford, Jeep, Kia, Mercedes, Nissan, Opel, Peugeot, Renault, Toyota, Volkswagen.
Altroconsumo rende noto in Italia il documento ufficiale con i primi risultati: gran parte dei veicoli testati, anche Euro6, mostrano anomalie sui livelli di emissioni NOxe CO2.
Il ministro Royal ha detto di aver convocato tutti i produttori delle vetture che hanno mostrato anomalie a fornire spiegazioni alla Commissione tecnica indipendente istituita all’interno del proprio ministero per fare luce sui risultati.
Qui i dettagli tecnici delle prove delle Commission Royal:
a oggi testate 52 vetture (delle 100 totali), tutte diesel.
1 vettura Euro4
28 vetture Euro5
23 vetture Euro6
Le cilindrate variavano da 1,2 a 3 litri e il campione comprendeva vetture:
- con il solo EGR;
- EGR + SCR;
- EGR + LNT (Lean NOx Trap);
- 2 Ford con tutti i sistemi: EGR + LNT + SCR.
Ogni vettura è stata testata tramite tre cicli:
Ciclo D1 (sui rulli): Il classico ciclo NEDC, che è ad oggi ancora l’unico ufficiale a livello normativo europeo per i test di omologazione delle vetture.
Ciclo D2 (sui rulli): Un ciclo NEDC “modificato” i cui risultati non dovrebbero essere “alterati” da eventuali “defeat device” (come quello di Vokswagen da cui è scaturito il dieselgate).
Ciclo D3 (su strada): Un ciclo RDE (Real Driving Emission) per misurare, con un’apparecchiatura di misura installata sulle vetture (PEMS – Portable Emissions Mesurement System), le reali emissioni su strada.

Risultati: numerosi i veicoli testati (anche Euro6) che mostrano anomalie, cioè elevate emissioni in alcuni o tutti i suddetti cicli di test.
12 auto falliscono, di fatto, il test di omologazione sui rulli (il cosiddetto ciclo NEDC), superando di più del 10% il limite delle emissioni di NOx previsto dalla legge.
Nelle prove su strada (ciclo D3), invece, ben 20 auto hanno mostrato emissioni di NOx oltre cinque volte superiori al rispettivo limite di legge.
Analizzando i risultati aggregati per tipo di tecnologia antinquinamento si possono già capire molte cose, ad esempio che le tecnologie per far bene esistono e sono già abbastanza a punto: le 2 auto con EGR + LNT + SCR hanno totalizzato molti "0 anomalie".
Anche il test D2 ha rilevato "0 anomalie" fra le vetture con il solo EGR.
Interessante è poi l'aggregare il numero di anomalie a seconda dei test: nel caso degli NOx il D1 ha colto in fallo 13 auto, il D2 14 e il D3 sale a 21.
I test D1 per gli NOx sono stati passati da un buon numero di veicoli, anche se a volte occorre una "spintarella", ossia una tolleranza del 10% sui limiti (non grave, considerando le molte variabili in gioco come usura, qualità del carburante, stato del veicolo): gli sforamenti sono più numerosi per gli Euro 6, vista la severità della norma.
Sono considerate "anomalie", nel test D2, i casi nei quali il rapporto (risultati D1/risultati D2) è maggiore di 1,5.
Lo studio non nomina quasi mai le prestazioni dei Marchi ma in questo caso cita 2 Volkswagen perché in peggioramento sensibile rispetto al D1, segno che il defeat device ha "mollato i freni" ritenendo di essere in strada invece che nel test.
I risultati della prova D3 vanno presi con cautela, dato che, per esempio, la temperatura ambiente non è controllata ed è per questo che la tolleranza è di 5 volte rispetto alle norme. Le rigide prescrizioni Euro 6 sono difficili da rispettare su strada, impresa che riesce a sole 2 auto, mentre altre 8 rientrano nel limite del 500%.
La misura della CO2 (legata ai consumi) ha bisogno di una correzione perché le prove effettuate dall'istituto UTAC al banco e quelle di omologazione sono condotte in maniera leggermente diversa, ma la tolleranza stabilita (+ 12%) permette ad una risicata maggioranza delle auto di passare il ciclo D1.
Situazione decisamente diversa per il D3, rispettato soltanto da 5 auto entro il + 12%.

fonti: sicurauto.it
helpconsumatori.it
altroconsumo.it