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ruote  Topic: Cerchi da 18” per doppio treno invernale (Letto 1668 volte) Topic precedente - Topic seguente
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Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 15
essendo in Italia sono stati capaci di farla all'italiana e renderla stupida
E perché mai?
C'è ina normativa europea (quella della certificazione ECE) che ti dice per filo e per segno come devono essere fatte le ruote "normali" (intendendo come "normali" quelle che hanno le specifiche della casa costruttrice dell'auto). I singoli stati possono fare la legge per le ruote "speciali".
In Italia si chiama NAD ed è relativamente nuova
In Germania si chiama TUV/ABE ed esiste da sempre. In altri Stati ci saranno altre regole
Il funzionamento di base è circa lo stesso.

Se le case straniere non si scomodano a certificare i cerchi Nad probabilmente è perché il mercato italiano non è così remunerativo rispetto ad altri, vuoi anche per il fatto che 8 persone su 10 quando gli fai presente la questione NAD a ne fregano ampiamente (basta vedere molte discussioni anche qui sul forum)

Per quanto riguarda i venditori... Quelli vendono, sta all'acquirente informarsi (non sono completamente d'accordo, ma loro la pensano così). In po' come con le lampade led per auto... Loro te le vendono, ma mica ti dicono che se le monti sei in multa al 99,9999%

Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 16
E perché mai?
C'è ina normativa europea (quella della certificazione ECE) che ti dice per filo e per segno come devono essere fatte le ruote "normali" (intendendo come "normali" quelle che hanno le specifiche della casa costruttrice dell'auto). I singoli stati possono fare la legge per le ruote "speciali".
In Italia si chiama NAD ed è relativamente nuova
In Germania si chiama TUV/ABE ed esiste da sempre. In altri Stati ci saranno altre regole
Il funzionamento di base è circa lo stesso.

Certo, è simile ma proprio per questo sarebbe stato sensato e utile fare una normativa unica a livello Europeo e il Tuv in teoria dovrebbe aver valore a livello Europeo infatti tutte le case costruttrici fanno quello, che poi uno avrebbe potuto fare la certificazione in Italia ma con valenza Europea e viceversa.
In Italia hanno voluto avere la loro variante...senza fare nomi c'erano aziende che avevano ruote certificate prima che fosse stato reso operativo il tutto e quindi vendibili dal giorno dopo dell'entrata in vigore mentre altre erano in attesa di ricevere le direttive per poter omologare le loro ruote...Così forse è più chiaro il perchè del "all'Italiana"

E' stupida perchè non mi permette di usare cerchi con certificazione Europea o di altri paesi con caratteristiche superiori ad altri certificati in Italia. Anche perchè siamo gli ultimi arrivati sotto questo punto di vista, nonostante abbiamo tra i migliori che sfornano ruote per metà del primo equipaggiamento e al posto di semplificare è stato fatto il contrario.
E' stupida perchè lascia spazio a diverse possibilità (per esempio posso usare liberamente cerchi vecchi pre norma) che hanno poco senso

Se le case straniere non si scomodano a certificare i cerchi Nad probabilmente è perché il mercato italiano non è così remunerativo rispetto ad altri, vuoi anche per il fatto che 8 persone su 10 quando gli fai presente la questione NAD a ne fregano ampiamente (basta vedere molte discussioni anche qui sul forum)
Ovvio che non lo è anche perchè dovrebbero venire in Italia per omologare il tutto per ogni singola auto e scontrarsi con la burocrazia Italiana (non lo so ma scommetto che non esiste neanche la traduzione almeno in Inglese della norma) con costi altissimi soprattutto rispetto a quelli che devono affrontare i marchi Italiani

Per quanto riguarda i venditori... Quelli vendono, sta all'acquirente informarsi (non sono completamente d'accordo, ma loro la pensano così). In po' come con le lampade led per auto... Loro te le vendono, ma mica ti dicono che se le monti sei in multa al 99,9999%

Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 17
Rispondo velocemente poi chiudo l'OT (se vogliamo apriamo un topic specifico o ne recuperiamo uno che era stato aperto proprio nel momento di entrata in vigore del decreto).

In Italia hanno voluto avere la loro variante...
è la normativa europea che ha lasciato libertà ai vari Stati di scegliere il proprio iter, proprio (anzi, molto probabilmente) perchè molti Stati avevano già le loro regole interne.


senza fare nomi c'erano aziende che avevano ruote certificate prima che fosse stato reso operativo il tutto e quindi vendibili dal giorno dopo dell'entrata in vigore mentre altre erano in attesa di ricevere le direttive per poter omologare le loro ruote
Non mi trovi d'accordo, basti pensare che il DM 20 "decreto ruote" è del 10 gennaio 2013. ma la sua entrata in vigore è stato prorogata PROPRIO su richiesta delle Aziende Produttrici al 1 ottobre 2015, che aevano paura di non riuscire a vendere i cerchi in magazzino. Interessava poco omologare i cerchi (che spesso sono identici a quelli che c'erano prima) tant'è che quando la norma è diventata completamente attiva i cerchi disponibili erano davvero pochi.

Citazione
(non lo so ma scommetto che non esiste neanche la traduzione almeno in Inglese della norma)
perchè la normativa del TUV è tradotta in italiano? Eppure ci sono Ditte italiane con cerchi omologati ABE/TUV. NOn credo che "scontrarsi" cn la burocrazia tedesca sia molto diverso... anzi.

Chiudo (per me) l'OT e chiedo scusa per essere uscito un pò dal tema.

Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 18
Se lo ritieni opportuno sposta pure i messaggi nella discussione più corretta

Rispondo velocemente poi chiudo l'OT (se vogliamo apriamo un topic specifico o ne recuperiamo uno che era stato aperto proprio nel momento di entrata in vigore del decreto).
è la normativa europea che ha lasciato libertà ai vari Stati di scegliere il proprio iter, proprio (anzi, molto probabilmente) perchè molti Stati avevano già le loro regole interne.
E ci stà lasciare un minimo di libertà, soprattutto se uno stato volesse introdurre norme più restrittive per garantire maggior tutela sulla qualità al consumatore ma non è questo il caso.
La maggior parte degli stati segue il Tuv credo perchè la Germania è stata uno dei primi paesi a regolamentare il tutto, visto che i principali produttori sono tedeschi ed Italiani, che quelli Italiani sono costretti ad omologare molti cerchi anche Tuv sarebbe stato bello avere un'unica normativa.
Che poi il Nad per omologare misure diverse da quelle a libretto è stato il benvenuto che è meglio di niente ma il permettere la libera concorrenza sarebbe stato più sensato e a vantaggio dell'utente finale ma si doveva tenere in piedi tutto il sistema

Non mi trovi d'accordo, basti pensare che il DM 20 "decreto ruote" è del 10 gennaio 2013. ma la sua entrata in vigore è stato prorogata PROPRIO su richiesta delle Aziende Produttrici al 1 ottobre 2015, che aevano paura di non riuscire a vendere i cerchi in magazzino. Interessava poco omologare i cerchi (che spesso sono identici a quelli che c'erano prima) tant'è che quando la norma è diventata completamente attiva i cerchi disponibili erano davvero pochi.
Fargli finire le scorte prodotte direi che era sacrosanto e non sarebbe neanche stato da chiedere. Se non ricordo male per parecchio tempo si sono potuti vendere cerchi non omologati anche dopo ottobre se presenti a magazzino.

E qui il punto, alcuni di quei pochi avevano già tutto pronto, altri costruttori hanno dovuto aspettare le tempistiche standard e che entrasse in vigore per poi correre. Con questa normativa alcuni brand sono stati avvantaggiati enormemente ed è sotto gli occhi di tutti

perchè la normativa del TUV è tradotta in italiano? Eppure ci sono Ditte italiane con cerchi omologati ABE/TUV. NOn credo che "scontrarsi" cn la burocrazia tedesca sia molto diverso... anzi.

Chiudo (per me) l'OT e chiedo scusa per essere uscito un pò dal tema.
Italiano no di certo che sarebbe inutile ma sicuramente esiste in Inglese in modo da essere facilmente comprensibile da tutti i produttori

Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 19
Per chiudere il discorso (almeno per me, visto che è evidente che non troveremo un "punto di incontro"), ti segnalo che la Circolare 01622 "applicazione DM 10-01-2013 n20 - Sistemi ruote" del 24-01-2014 dava indicazioni anche sulla possibilità di presentare documenti di omologazione effettuati all'estero o comunque già in possesso, con i quali dimostrare che il proprio prodotto era uguale o di caratteristiche superiori a quanto richiesto dal NAD. Ti allego screenshot del testo. Quindi con le prove di una omologazione TUV potevi chiedere il riconoscimento del NAD, a meno di non dover fare qualche integrazione.
Le indicazioni su come dovevano essere fatte le prove sui cerchi erano contenute nel primo decreto che era in buona parte applicazione di un regolamento europeo uscito diversi anni prima, non è che una mattina si sono svegliati ed han detto "da domani si fa così".
Ai normali tempi di attuazione (inizialmente circa un anno, quindi 2014) sono seguite due proroghe: una generale ed una su richiesta del costruttore per smaltire prodotti a magazzino già in casa ad una determinata data (quella che è arrivata ad ottobre 2015).

Re:Cerchi da 18” per doppio treno invernale

Risposta n. 20
Ma infatti non sto dicendo che non sia così e sì, se hai già una base Tuv ottenere la Nad è leggermente più semplice (non immediato e privo di costi anche così) ma semplicemente che non è tutto e che la realtà ha visto delle dinamiche che non saprei definire, ci provo, leggermente diverse/privilegiate che si sono verificate e non sono state uguali per tutte le aziende! Ripeto alcune avevano tutto pronto il giorno stesso mentre altre attendevano dal Ministero le scartoffie per poter procedere e il via libera per recarsi in motorizzazione a fare tutti i test del caso!
Te figurati quindi le aziende straniere e una volta perso il treno è difficile recuperare terreno...

Tralasciando questo discorso su come è stata gestita la cosa l'utente finale comunque si trova a dover scegliere tra un numero limitato di cerchi e produttori quando il mercato europeo offrirebbe una quantità enorme di prodotti anche di qualità migliore.
Gli altri produttori sarebbero liberi di fare le omologazioni Italiane ma per i motivi già espressi non è così rapido e veloce se non con costi maggiori rispetto alle briciole di mercato che gli sarebbero rimaste (per la dinamica ribadita qua sopra) che ormai sono state buttate fuori dal mercato.
Se fosse così semplice passare da Tuv a Nad allora potrebbe essere alla portata di tutti, potrei comprare i cerchi che voglio e con un paio di moduli e 50€ di bollettini ottenere la mia Nad ma non è così.

Poi come già espresso in passato i modi per circolare con cerchi non omologati ci sono


Spero di essere riuscito ad esprimere meglio il mio pensiero