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Topic: Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano (Letto 2072 volte) Topic precedente - Topic seguente
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Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

La Volvo annuncia che dal 2019 produrrà solo auto elettriche (ibride comprese).

Link articolo: repubblica.it

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Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 1
2019?   Mah.....

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 2
Avevo intravisto la notizia anch'io,  non la trovo facilmente attuabile però...
Anche Vw nel piano industriale aveva annunciato di volere ottenere una percentuale di vendita dei suoi veicoli elettrici pari al 30% del totale entro 3 anni... Sono passati 6 mesi e non mi sembra sia cambiato molto..  (nonso)

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 3
vabbè...
si parla anche di ibride (mild hybrid, plug in, ecc) non strettamente di elettriche pure...
a questo punto la cosa è molto più fattibile da attuare di quanto si pensi, dato che le "mild elettric" sono una specie di evoluzione del sistema star&stop e ricarica batterie in frenata... non consentono la trazione in elettrico ma danno una mano alla propulsione endotermica. in parole povere un motorino elettrico a 48V che fa anche da alternatore e motorino da avviamento.

Non è che hanno detto che entro il 2019 abbandonano i carburanti fossili...


P.S. Così poi i test di omologazione saranno ancora più facili da passare anche con motori enormi... ::)

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 4
Piuttosto trovo interessante l'accoppiata delle mild hybrid con le motori diesel.
Una cosa molto scomoda per chi percorre molti km era l'idea che tutti si dovessero convertire al mild hybrid benzina con ottimi benefici in città ma zero su extraurbano e autostrade (con consumi peggiori del diesel).

Secondo me VW punterà molto anche su questo e sul metano nei prossimi anni, lasciano il plug-in hybrid solo ai modelli sopra un certo segmento. Per le elettriche pure ne metteranno un po' a listino tanto per fare concorrenza a Tesla, ma secondo me non ci credono fino in fondo, almeno sulle auto grandi, sulle citycar già potrebbe funzionare il discorso (prezzi a parte)


Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 6
il fatto che Volvo decida di non sviluppare più motori a gasolio non vuole necessariamente dire che non li monterà.
Non sarebbe certo il primo caso di "prestito" di motori da un costruttore all'altro.
In tempi così stretti (2 anni, poco più, anche considerando fine 2019) nessuna Casa può permettersi il lusso di chiudere la porta a delle possibilità commerciali come quelle che attualmente sono rappresentate dal diesel.

l'ibrido leggero (mild hybrid) potrebbe essere abbinato con grossi vantaggi al metano per avere costi di percorrenza bassi, ma prestazioni migliori rispetto agli attuali motori gasati

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 7
Beh, ironia a parte, non credo che una casa automobilistica seria come la Volvo faccia annunci a così breve termine se non è sicura di quello che dice. Dal 2019 significa che oramai gran parte del progetto è tracciato e pronto. Poi, come ricordava già qualcuno, non parla di addio totale ai carburanti fossili. Sinceramente mi sorprende in positivo questa scelta radicale, di sicuro aiuterà a velocizzare un processo oramai inevitabile

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 8
Infatti si parla di elettrificazione della gamma graduale  per cui dal 2019 ogni modello sarà proposto con motorizzazione ibrida.
La totale elettrificazione è ancora lontana.

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 9
Sinceramente mi sorprende in positivo questa scelta radicale,
a me non sorprende affatto. Ormai con qualunque tipo di motore termico è difficile stare dentro i parametri di omologazione dopo Euro6, soprattutto se i test saranno d'ora in poi svolti in strada e non su rulli. Possibilità di mettere ulteriori filtri ormai non ce ne sono pià (a meno di estendere anche ai benzina alcuni filtri dei diesel) per cui l'unica soluzione è aiutare il termico con un motore che "non inquina", in questo caso l'elettrico. Per questo si estende a tutta la gamma il "mild hybrid" (industrialmente parlando è relativamente più semplice rispetto al creare delel eletriche pure) e si fa l'annuncio che tutte le auto saranno elettrificate (non elettriche, che è un discorso diverso).
ovviamente l'annuncio deve attirare l'attenzione (dei clienti, dei potenziali investitori, di Governi che magari sganciano soldi...) ed essere stringato, ma le poche righe scritte sotto mi sembrano abbastanza chiare (good)

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 10
Io sinceramente non mi sarei mai aspettato, che tra soli due anni, case automobilistiche  produrranno solo vetture con alimentazione elettrica (esclusiva o ibrida). Meglio così


Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 12
Ragazzi io non ci sto capendo più nulla, inquina più il diesel o il benzina? Non vi bastava questo dilemma? No perché forse inquina più l'elettrico  (nonso)  (nonso)  (nonso)

Vi segnalo questo primo articolo:

http://www.repubblica.it/motori/sezioni/ambiente/2018/03/02/news/ma_quanto_inquina_davvero_un_auto_elettrica_a_volte_piu_del_diesel-190113726/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1

Questi altri articoli sono stati già segnalati dall' utente Marco Claudio in un altro post e li riporto in quanto li trovo molto interessanti:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/18/motori-diesel-i-nuovi-inquinano-meno-dei-benzina-il-problema-sono-i-vecchi/3736994/
http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2018-02-26/diesel-addio-e-davvero-vicino-probabilmente-no-183919.shtml?uuid=AEKwZH7D

Dall' articolo del "il fatto quotidiano" ho estratto un commento di un utente che mi confonde parecchio le idee:

"...Intanto cominciamo con il dire che i FAP non esistono più sono stati sostituiti dai DPF con LNT. Sono filtri meccanici con catalizzatore interno. Non si limitano a trattenere le polveri sottili (non solo le PM10) ma ne cambiano le caratteristiche fisiche, proprio come fa il catalizzatore con la benzina. Inoltre per i motori Diesel più grandi con l'euro 6 è stato introdotto il filtro SCR che usa un liquido (urea) per abbattere ancora di più le polveri. Cosa succede quando si deve liberare il filtro? Non solo aumenta la temperatura dei gas di scarico ma viene iniettata una piccola quantità di carburante direttamente dentro al filtro dove sono presenti le polveri catalizzate. Le polveri prendono fuoco e vengono incenerite rendendole inerti. Non si tratta di polveri PM1 semplicemente perchè il filtro non le fa diventare più piccole ma le tratta e le incenerisce trasformandole in altro che è tossico tanto quanto il fumo di una frittura che comunque non è certo salutare. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/11/euro-6-filtro-antiparticolato-e-ibridi-ecco-futuro-dei-diesel-gm-progettati-a-torino/1050247/ Inoltre le ricordo che il Diesel, a causa dell'abbassamento del livello di Zolfo imposto per legge è già addizionato con olio vegetale. La Eni per esempio utilizza olio di palma".

Tutto questo nel mentre che si parla di vietare la circolazione dei diesel nelle città (tema già affrontato in altri post) indipendentemente dal tipo di omologazione posseduta.

Consapevole che i governi ed i colossi industriali non hanno interesse a far emergere la verità ma bensì "tirano" dalla loro parte per i loro tornaconti, è davvero così difficile, tra persone per bene, far luce sulla questione? Eviterei i commenti per sentito dire o per fede ceca (nel senso di non vedente  (rofl) ) ad una teoria, io penso che bisognerebbe parlare per conoscenze e/o competenze tecniche specifiche e certe. Io in questo senso mi metto da parte, ne capisco davvero poco della materia e non ho fonti attendibili per fornire giudizi valevoli

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 13
l'utente stesso ha le idee parecchio confuse.
- i FAP (intesi come sigla commerciale e non come acronimo di "Filtro Anti Particolato") sono quelli del gruppo PSA che prevedono l'utilizzo di cerina come additivo, che viene aggiunto al carburante in continuo. il funzionamento del filtro è leggermente diverso rispetto ai DPF per il semplice motivo che la cerina (o ossido di cerio) "aggrega" le particelle fini, quindi il filtro può avere maglie più grandi (relativamente) e soffrire un pò meno di problemi di intasamento. Inoltre in fase di rigenerazione servono temperature più basse (400-500°C) rispetto ai DPF (700°C) e tempi minori.
- il catalizzatore bivalente sui diesel (da quello che so) esiste da molto tempo prima dei filtri anti particolato. Se poi si siano evoluti è un altro discorso, ma tutto sommato non credo.
- il "filtro" SCR non è un filtro, ma un sistema di trattamento che prevede l'iniezione di urea allo scarico per far reagire i NOx trasformandoli in altri composti azotati. non si intasa e non si rigenera. concettualmente assomiglia di più al catalizzatore, non al DPF.

Poi magari alcune lacune ed inesattezze anche nelle mie conoscenze, ma questo era quello che avevo letto in articoli "tecnici". (good)

Re:Forse un futuro più consapevole non è poi così tanto lontano

Risposta n. 14
 (quoto) @baldas78, che mi ha tolto le parole di bocca: aggiungo che l'Scr, per mezzo dell'urea (Ad Blue), trasforma l'ossido di azoto oltre che in azoto puro anche in anidride carbonica, per reazione chimica. Questo è chiaro. Quello che invece sarebbe bello sapere, non per raccontato o scritto da parti interessate, è la verità sulla trasformazione delle particolato raccolto e poi espulso durante la fase di "rigenerazione" dal DPF, ovvero cosa succede a livello chimico, fisico e dimensionale delle polveri sottili. Ne abbiamo sempre parlato, ne abbiamo sempre letto su quotidiani e riviste del settore, ma mai una pubblicazione ufficiale, dei risultati di laboratorio o una dichiarazione ufficiale da parte di qualche Motorizzazione o Casa Costruttrice. Solo prese di posizione da parte dei Comuni o dei governi, dei quali non ci possiamo certo fidare delle loro competenze in merito.