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Skoda Superb: premium “intelligente”


Moderna, spaziosa e tecnologica, la Superb 2013 si candida a rosicchiare quote sempre maggiori alle avversarie di segmento. Un modello equilibrato e decisamente interessante
Comfort, design, efficienza che rasenta l’eccellenza. Troppo poco spesso, si spendono elogi in favore di uno dei marchi automobilistici, a ben guardare, più “intelligenti” del panorama odierno. Comprare Skoda è comprare “clever”, e non solo perché lo sostiene il motto ufficiale. Per una volta, “clever” fa rima anche con “superb”, accostamento di aggettivi in apparenza antitetici, che a bordo dell’ammiraglia ceca trova tuttavia la propria insospettabile sublimazione. Già, alla nuova edizione del prodotto di punta del listino Skoda bastano giusto pochi ritocchi, di sostanza ben più che di apparenza, per riaffermare la propria mission. Moderna, spaziosa e tecnologica, la Superb 2013 (berlina e Wagon, in vendita da settembre) si candida a rosicchiare quote sempre maggiori alle avversarie di segmento. Malcelata ambizione, quella di infastidire le colleghe stesse di Gruppo Volkswagen, prodotti indubbiamente di maggior appeal ma non così diversi, dopotutto, sotto il profilo dei servizi, della qualità, del tasso di innovazione nascosto sotto pellami, plastiche e lamiere. E se una differenza esiste, quella sta nel prezzo e gioca a favore della nostra Superb, “macchinone” tutt’altro che arrogante. Dopo la nuova Octavia, Skoda lancia così un altro facelift attraverso il quale consolidare l’amicizia con la clientela attuale e allo stesso tempo assicurarsi l’appoggio di un pubblico sempre maggiore. D’altra parte, è proprio in piena crisi economica che la Freccia Alata ha stabilito il proprio record di consensi: se nel 2012 il monte vendite ha sfiorato il milione di auto (939.200 unità), entro fine anno il quartier generale di Mlada Boleslav si augura, per la prima volta nella storia, di staccare cifra tonda.

Cigno, non brutto anatroccolo
Ah, se solo i presidenti, i rappresentanti, i top manager del Belpaese si uniformassero alle tendenze paneuropee. E le dessero una chance. Perché alle nostre latitudini soffre ancora di pregiudizi, il marchio Skoda. Sembra incredibile, eppure anche una spesa a cinque cifre come quella di un’auto di classe superiore viene stimolata più dalla pancia che dal cervello, più dalla cultura che dalle esigenze personali. Prima ancora che un’ammiraglia, si acquista un brand, uno slogan, un’etichetta. E sin dal 2001, dal suo anno di nascita, Superb sconta purtroppo una scarsa presa su quel target che fa dell’auto un biglietto da visita, affidandosi piuttosto agli standard in vigore presso il suo bacino di riferimento. Non si spiega altrimenti una così latente diffusione di un prodotto che invece rispecchia tutte, ma proprio tutte, le funzioni con le quali i concorrenti premium hanno viziato i propri adepti. Non vi piace, la Superb? È un parere rispettabile, ma espresso molto probabilmente con due fette di prosciutto davanti agli occhi. Certo, non è il genere di vettura che lasci a bocca aperta, che porti al debutto un determinato elemento stilistico. È un modello a misura d’uomo, costruito su misura per un uomo che, possibilmente, sia libero di scegliere. E non demandi, invece, alla società nella quale vive, anche la decisione del mezzo di trasporto per la propria quotidianità.

Approccio frontale
Detto dell’handicap strategico che ingiustamente la penalizza, afferriamo una Superb MY13 e prendiamo nota dei cambiamenti. Frontale più caratteristico, linee precise, angoli ben definiti e proporzioni perfette: in generale, il look si è concesso una rigenerante rinfrescata, dando alla vettura intera un’immagine di solidità elegante. Calandra, fari anteriori, fendinebbia, paraurti, parafanghi anteriori, cofano e logo: rinnovamento globale, questa la filosofia. Con i suoi 1,82 metri di larghezza, il frontale è di buon effetto. Si sviluppa in orizzontale, con linee particolarmente essenziali e pulite. Al centro è dominato dall’ampia calandra, racchiusa in una cornice cromata e costituita da 21 lamelle verticali. Il nuovo logo Skoda non è più posizionato nella calandra stessa, bensì risulta integrato nella nervatura centrale sul cofano. Quella che i designer definiscono “superficie premium” del frontale. A proposito: rispetto al logo precedente, la Freccia Alata cromata su fondo nero opaco appare molto più moderna. Il badge è anche il punto dal quale si sviluppano linee di massima precisione. Alla griglia del frontale si aggiungono gruppi ottici di nuova concezione, di forma decisamente più definita e piatta. Insieme alla nuova calandra, incorniciano il frontale della vettura, sottolineandone l’andamento orizzontale delle linee. Grazie alla forma allungata, i fari danno infine un’impressione di maggiore ampiezza rispetto al passato.

E luce fu
Per la prima volta, la Superb è dotata di fari Bi-Xeno con luci diurne a LED integrate e indicatori di direzione anch’essi a LED. Le luci sono state progettate come elementi in vetro indipendenti, illuminati da diodi a elevate prestazioni. Ulteriore dimostrazione di come la precisione arrivi fin nel dettaglio è poi l’integrazione degli ugelli lavafari nei proiettori. Le relative coperture sono in look cromo, la lavorazione è raffinata. Nuove forme e nuova tecnologia sono inoltre state riservate ai fendinebbia: decisamente più ampi, nelle linee di allestimento Ambition ed Elegance sono uniti da un fine profilo cromato. Di buon effetto anche la fiancata: la linea del tetto allungata conferisce ai 4,83 metri di lunghezza un’eleganza dinamica. La linea del tetto della variante a tre volumi si estende, passando per l’ampio montante C, dal montante A fino al portellone, scendendo leggermente verso il basso e inserendosi armonicamente nel posteriore. Sulla Wagon, il passaggio ai montanti D avviene invece senza soluzione di continuità. Particolare rilievo alla linea di spalla, che si sviluppa dai gruppi ottici anteriori e percorre elegantemente tutta la vettura fino ai fari posteriori, protesi a loro volta verso le fiancate. Con i suoi 2,76 metri, anche il passo lungo sottolinea le imponenti proporzioni della Superb. I listelli cromati che incorniciano i cristalli laterali anteriori e posteriori sono infine espressione di assoluta eleganza.

TwinDoor, ingresso doppio
Come il frontale, anche il posteriore è stato sottoposto a visibile restyling. Essenzialità, pulizia e precisione i principi ispiratori: lo dimostra il design dei gruppi ottici dalla caratteristica forma a C, ora ancor più brillante e definita. Come ammiraglia del marchio, la Superb presenta di serie in tutte le versioni fari posteriori a tre fasce con tecnologia a LED, oltre ai fendinebbia e - sulla berlina - anche luce di retromarcia e indicatori di direzione. Sulla sedan i gruppi ottici posteriori sono divisi tra portellone e posteriore, mentre nella versione Wagon sono monoblocco. Ma il “jolly” nelle mani di Superb berlina è senz’altro il geniale portellone TwinDoor con doppia apertura: come su una qualsiasi tre volumi, è infatti possibile aprire solo la copertura del vano bagagli, ma si può anche sollevare l’intero portellone della vettura insieme al lunotto, per sfruttare un accesso al bagagliaio ancor più agevole. I diversi gradi di apertura vengono azionati da una maniglia sotto il portellone. Per aprire la copertura del vano bagagli basta premere il tasto al centro del portellone, mentre per sollevarlo interamente c’è il comando sul lato destro. Finora, il sistema veniva invece azionato tramite un apposito tasto di commutazione. Completamente rielaborato anche il paraurti posteriore: nonostante la larghezza di 1,82 metri sia rimasta invariata, l’effetto è di una maggiore imponenza anche da dietro. Tema rafforzato, di notte, da due nuove strisce riflettenti posizionate a destra e a sinistra del paraurti stesso.

Superb salotto
La materia in cui la Superb si è sempre laureata a pieni voti è poi lo spazio, estremamente generoso sia per gli occupanti che per i bagagli. Berlina e Wagon vantano infatti il più grande bagagliaio e il maggior spazio libero per le gambe dei passeggeri del vano posteriore nel relativo segmento. Poiché motore e cambio sono disposti trasversalmente, gli ingegneri cechi hanno inoltre potuto realizzare un tunnel centrale meno ingombrante. I passeggeri posteriori della Superb godono di 157 mm di spazio per le ginocchia, e a riprova che sul divano di seconda fila si sta come sulla poltrona di casa, ecco un piccolo ma curioso dettaglio: i tappetini posteriori hanno la stessa lunghezza di quelli anteriori. Anche il bagagliaio ha qualità eccezionali, da record di categoria: quello della berlina offre ben 595 litri di capacità, mentre sulla Wagon raggiunge addirittura i 633 litri. Il divano posteriore della Wagon può essere completamente abbattuto, mentre sulla berlina sono abbattibili gli schienali dei sedili posteriori. I volumi di carico passano così rispettivamente a 1.700 e 1.865 litri. Il grande spazio a disposizione nel vano posteriore è reso all’occorrenza ancora più confortevole da una funzione inedita: per la prima volta, la regolazione del sedile del passeggero anteriore può essere effettuata anche dai passeggeri che siedono dietro. Pensato per chi è sempre in vena di innocui…dispetti.

Clima a energia solare
“Simply clever” risulta anche il vano portaombrelli sistemato nella porta posteriore sinistra, accorgimento solitamente riservato alle vetture del segmento lusso. Lo scomparto è realizzato in materiale impermeabile, è stato progettato in modo che l’acqua possa defluire all’esterno della vettura ed è alloggiato all’interno del rivestimento della porta: quando quest’ultima è chiusa, esso è invisibile. Quanto al posto guida, la disposizione degli elementi di comando sulla plancia è chiara e intuitiva, realizzata secondo le più moderne concezioni ergonomiche. I comandi sono tutti a portata di mano, la loro gestione intuitiva. La strumentazione oltre il volante può presentare a richiesta display multifunzione (computer di bordo) o display Maxi DOT, mentre al centro della consolle centrale trovano alloggio autoradio e sistema di navigazione. Direttamente al di sotto si trova infine l’unità di comando di riscaldamento e climatizzatore. A richiesta, la berlina può essere dotata di tetto apribile scorrevole elettrico con cellule solari. Se la vettura viene parcheggiata esposta ai raggi diretti del sole, le cellule solari integrate generano corrente, che a sua volta alimenta una ventola che attiva il ricircolo dell’aria all’interno della vettura. Questa tecnologia può ridurre la temperatura dell’abitacolo nella misura di 25° rispetto a vetture che ne siano sprovviste.

Io parcheggio da sola
Nuova è anche la funzione di assistenza al parcheggio Automatic Parking Assistant: oltre a fornire assistenza in fase di ingresso ed uscita dagli spazi di parcheggio paralleli alla carreggiata, il programma dà ora una mano anche durante il parcheggio in retromarcia perpendicolare alla carreggiata. Possiamo così attivare la funzione entro la velocità massima di 40 km/h con la semplice pressione di un pulsante, scegliendo il lato della carreggiata su cui intendiamo parcheggiare utilizzando gli indicatori di direzione. Il sistema rileva gli spazi di parcheggio presenti mediante sensori a ultrasuoni: la misurazione, la determinazione della posizione in cui la manovra di parcheggio inizia e i movimenti dello sterzo sono effettuati automaticamente. 60 cm totali di margine operativo (30 cm davanti e altrettanti dietro) lo spazio necessario affinché il meccanismo riceva l’ok. E ancora: funzione di accesso e avviamento senza chiave (KESSY), sedili riscaldabili, autoradio Swing e Bolero, sistemi di radio-navigazione Amundsen e Columbus, portabicchieri e altri gadget “comfort-oriented”. Marchio premium o non-premium, balzare a bordo di una Superb è in tutti i casi un’esperienza gratificante.

Superbia e invidia
Non abbiamo parlato di motori: la gamma comprende quattro propulsori benzina e tre diesel, tutti a iniezione diretta. L’offerta spazia dal 1.4 TSI 125 CV al 3.6 FSI V6 260 CV, passando per il 1.8 TSI 160 CV, il 2.0 TSI 200 CV e le unità a gasolio 1.6 TDI 105 CV Green Line e 2.0 TDI 140/170 CV. Da rimarcare anche che, grazie a una serie di accorgimenti che riguardano in particolare il peso della vettura e l’aerodinamica, il consumo della Superb Green Line con cambio manuale è di appena 4,2 l/100 km, con emissioni di CO2 di 109 g/km. Quattro i motori abbinati alla trazione integrale 4x4, che impiega una frizione Haldex di quarta generazione. Come trasmissione, è infine possibile scegliere tra cambio manuale o DSG a sei rapporti. Riteniamo la 2.0 TDI 170 CV DSG in allestimento Elegance la Superb più appetitosa: per nulla scoraggiato dai 15 quintali abbondanti di macchina che lo “zavorrano”, l’ultracollaudato turbodiesel 2 litri di matrice Volkswagen tira che è un piacere. Mentre il noto cambio a doppia frizione che equipaggia anche altre Skoda di minor caratura snocciola i rapporti senza il minimo vuoto di potenza. Morbida ma anche tonica, silenzioso al punto giusto, la Superb si ripropone come saggia alternativa alle “solite note”.
fonte articolo: newstreet.it